La Cavia e la Vitamina C

La cavia è un roditore erbivoro che appartiene all’ordine degli istricomorfi insieme al degu e al cincilla. Le cavie diversamente dal coniglio, partoriscono prole atta (ecco perche la gravidanza è particolarmente lunga, circa 60 gg): che nasce già provvista di pelo, in grado di alimentarsi da sola; questo non significa che i cuccioli possano essere subito tolti dalla mamma perché necessitano, come tutti i mammiferi delle cure parenterali.

Si tratta di una specie ad alto carattere sociale che richiede molta compagnia, per questo motivo in alcuni Stati, ad esempio in Svizzera, è vietato per legge detenerne un solo esemplare. I porcellini d’India devono avere a disposizione un ambiente ampio e pulito a superficie morbida, costituito ad esempio da uno spesso strato di fieno, e asciutta per evitare di causare lesioni alle zampe. Devono poter scorrazzare fuori dalla gabbia.
E’ necessario mettere a disposizione casette di legno o in altro materiale atossico che non crei problemi se ingerito in cui possano dormire o rifugiarsi.

Tra tutti i roditori, la cavia ha una caratteristica particolare (che condivide con l’uomo e i primati in genere): ha bisogno di integrare la vitamina C con il cibo, perché il suo organismo non è in grado di  sintetizzarla. Una particolarità di questa vitamina è che non può essere immagazzinata nell’organismo, pertanto deve essere assunta nella giusta quantità tutti i giorni.

La cavia va quindi alimentata con vegetali ricchi di questa vitamina. La base dell’alimentazione deve essere rappresentata da fieno di ottima qualità. Idealmente, oltre al fieno l’alimento migliore è rappresentato dall’erba e da piante di campo, in particolare il tarassaco (molto ricco di vitamina C). In mancanza di erba possiamo offrire verdure a volontà; le più ricche di vitamina C sono i peperoni, le brassicacee (broccoli, cavoli, verze e simili) e il prezzemolo, ma sono adatti anche radicchio, cicoria, lattuga romana, sedano e finocchio. Come frutta, sono da preferire gli agrumi come arance e mandarini; mele e carote sono molto gradite alle cavie ma contengono poca vitamina C. più variata è la dieta maggiore sarà la possibilità che non si sviluppino stati carenziali e non solo di vitamina C.

La cavia ha un intestino molto delicato e non sopporta i cambiamenti improvvisi di alimentazione, quindi eventuali variazioni della dieta devono essere molto graduali. Le cavie sono molto diffidenti verso alimenti nuovi. E’ comunque importante non desistere e lasciare sempre a disposizione anche alimenti che non conoscono in modo da abituarle alla loro presenza.

Un’alimentazione corretta fornisce alle cavie tutta la vitamina C di cui hanno bisogno, ma in certi casi (malattia, anoressia, crescita, gravidanza) può essere indicato somministrarne un supplemento seguendo le indicazioni del veterinario.

 

Che cos’è la vitamina C

La Vitamina C, o acido ascorbico, è fondamentale per lo sviluppo di molti organi e tessuti e per lo svolgimento d’importanti funzioni organiche come l’assorbimento intestinale del ferro;
È fondamentale per la produzione del collagene che a sua volta è indispensabile per il mantenimento dell’integrità vasale, lo sviluppo delle ossa e dei denti e per la guarigione delle ferite. Una sua mancanza porta a una fragilità vascolare favorendo le perdite ematiche a carico di diversi distretti.

Una carenza di vitamina c può portare a un anormale sviluppo osseo e cartilagineo, maggiormente a carico delle articolazioni, con dolorabilità durante il movimento e gonfiore articolare. Anche a carico della cavità orale, l’anormale sviluppo osseo e cartilagineo può causare uno scarso ancoraggio del dente a livello alveolare esitando in una mal’occlusione. Inoltre i problemi articolari possono coinvolgere l’articolazione tempro mandibolare con dolorabilità durante la masticazione e tutte le conseguenze che porta una ridotta assunzione di cibo.

 

Sintomi

  • Agitazione,
  • Inappetenza,
  • Incapacità di mangiare,
  • Febbre,
  • Anemia,
  • Gonfiore in prossimità delle articolazioni,
  • Sanguinamenti spontanei, maggiormente evidenti a carico del cavo orale
  • Diarrea
  • Mantello in condizioni scadenti
  • perdita di peso

 

I sintomi di solito insorgono dopo due settimane di dieta carente. Non ci sono predisposizioni di razza o sesso. Generalmente i soggetti giovani sono maggiormente predisposti perché sono in crescita e di conseguenza la richiesta è maggiore e lo stato carenziale si manifesta più rapidamente.

 

Fate attenzione

  1. La vitamina C è idrosolubile e questa sua caratteristica la rende poco “stabile”.
  2. Anche se la maggior parte dei pellets commerciali è integrata con la vitamina C, il calore, l’esposizione alla luce e l’umidità ne riducono l’efficacia (il 50% dell’attività effettiva della vitamina C è persa in 6 settimane di stoccaggio dell’alimento).
  3. L’acqua diminuisce l’attività della vitamina C, quindi le formulazioni liquide ne riducono drasticamente l’efficacia, così come l’aggiungerla all’acqua di bevanda. Risulta stabile solamente se in compresse o in polvere.
  4. Non tutti gli integratori di vitamina C ne contengono una supplementazione adeguata, o che rimane adeguata nel tempo. L’ideale sarebbe fornire i precursori della vitamina c. in commercio esiste un prodotto, formulato in Italia che contiene un precursore della vitamina C, l’ACEROLA. (C70 della Dinamys)
  5. Il fabbisogno giornaliero di vitamina c nella cavia è di circa 25/30 mg\kg al giorno. Se ci sono gia evidenti stati carenziali il fabbisogno aumenta a 50/100 mg al giorno
  6. In alcuni casi, possono esserci delle malattie che ne prevengono l’assorbimento, anche se l’apporto alimentare è corretto.

 

 

2019-08-05T10:08:07+00:00 agosto 5th, 2019|News|