Come funziona l’intestino del coniglio

Come funziona l’intestino del coniglio: l’importanza di una corretta alimentazione

L’apparato digerente del coniglio si divide in

  • Stomaco: rappresenta circa il 34% dell’apparato digerente ed è sempre parzialmente ripieno di cibo e ciecotrofo.
  • Intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo): il tenue termina con una parte più espansa, detta sacculo rotondo che si connette all’ ampulla coli che è la parte iniziale del grosso intestino e rappresenta il punto d’intersezione tra ileo, cieco e colon.
  • Grosso intestino (cieco, colon, retto): il cieco è funzionalmente la porzione più importante di tutto il tratto gastro enterico; il colon prossimale ed il colon distale sono separati da un’area detta fusa coli che regola attraverso degli stimoli nervosi il passaggio del materiale alimentare e permette la separazione tra la porzione fibrosa dell’alimento e quella non fibrosa.

Il coniglio è un erbivoro obbligato, e il suo apparato digerente è altamente specializzato per una dieta ricca di fibra (quindi prevalentemente erba). Diversamente dagli altri animali la parte più importante del tratto gastro enterico non è lo stomaco (che funge solamente da “magazzino” del cibo), bensì l’intestino cieco, dove si verificano i fenomeni digestivi dell’alimento.

La complessità e l’efficienza fisiologica del suo tratto gastro enterico gli permettono di digerire materiali che per altre specie sono indigeribili.

La fibra più grossolana viene allontanata rapidamente dall’apparato digerente sotto forma di feci dure, mentre le particelle più piccole vengono digerite e utilizzate per l’assunzione di sostanze nutritive e calorie.

All’interno del cieco (che rappresenta circa il 50% dell’apparato digerente) avvengono i fenomeni digestivi principali: agisce come una camera di fermentazione. Esso presenta contrazioni ritmiche che mescolano l’alimento mentre questo viene sottoposto a fermentazione da parte della flora ciecale, con produzione di acidi grassi volatili, amminoacidi e vitamine. Tra il cieco e il colon vi è un continuo flusso di alimento, che viene mescolato e spostato dai movimenti peristaltici, avanti e indietro (movimento anterogrado e retrogrado). Questi movimenti fanno sì che le particelle di dimensioni maggiori (indigeribili) si accumulino al centro del colon e vengano spinte verso il retto da dove poi vengono espulse sotto forma di feci dure. La fibra indigeribile stimola quindi i movimenti di mixaggio del contenuto alimentare. Le particelle più piccole (più facilmente aggredibili dalla flora intestinale) vengono invece rispinte nel cieco dai movimenti antiperistaltici, e qui vengono fermentate.

Aminoacidi, acidi grassi volatili e vitamine che si formano nel cieco in parte vengono assorbite direttamente, in parte vanno a formare il ciecotrofo. A intervalli regolari l’attività peristaltica del cieco varia con l’interruzione dei movimenti antiperistaltici. Il cieco riversa nel colon gran parte del suo contenuto che va a formare il ciecotrofo. Tutto ciò è regolato dal fusus coli che controlla la produzione del ciecotrofo. Appena il ciecotrofo viene espulso dall’ano si genera un impulso nervoso che stimola nel coniglio il lambimento della zona genitale e l’assunzione del ciecotrofo. Il ciecotrofo ha un odore caratteristico, un colore tipicamente verde scuro e solitamente è ricoperto di muco, che gli conferisce protezione dall’acidità gastrica. Una volta arrivato nel cieco il ciecotrofo viene rapidamente degradato e i suoi nutrienti assimilati.

Per il corretto funzionamento dell’intestino è di fondamentale importanza che l’alimento contenga molta fibra (che si trova nell’erba, nel fieno e nelle verdure). La fibra infatti stimola la motilità intestinale sia direttamente sia indirettamente tramite la distensione delle pareti. Se la fibra è insufficiente, si possono avere problemi di rallentamento della motilità intestinale (e quindi un blocco o stasi) o lo sviluppo di batteri pericolosi, e quindi diarrea e anche morte. Anche un eccesso di carboidrati ha un effetto deleterio, predisponendo a enterotossiemie, in quanto creano un ambiente favorevole allo sviluppo di batteri patogeni, quali clostridium e coli. In particolare la presenza di glucosio, che deriva dalla digestione dei carboidrati, determina la produzione di tossine da parte dei clostridi. (No alla somministrazione di alimenti dolci perche i conigli non sono in grado di digerire gli zuccheri e gli amidi)

Dott. ssa Sola Serena
Responsabile Animali non Convenzionali presso il Centro Veterinario Montecchio

 

 

2019-01-11T15:41:56+00:00 gennaio 11th, 2019|News|