OCCHIO AL DIABETE

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Il mese di Novembre  per le persone e per i nostri pet è dedicato alla prevenzione del diabete.

Milioni di persone non sanno di soffrire di diabete e non sanno che anche i loro cani e i loro gatti possono soffrire di questa malattia.

Il Mese del diabete del cane e del gatto è un’iniziativa di sensibilizzazione con l’obiettivo di informarci ed educarci alla prevenzione di questa malattia: aumentare l’attenzione verso i segni e sintomi per giungere a una precoce diagnosi di diabete.

I sintomi più comuni nel cane e nel gatto sono:

•     Sete intensa

•     Urinazione abbondante e frequente

•     Stanchezza

•     Perdita di peso (con appetito aumentato)

•     Occhi opachi (cataratta nel cane)

•     Pelo secco e opaco (nel gatto)

In Italia si stima che il diabete di cani e gatti colpisca da 1 soggetto su 500 fino a 1 su 100. La patologia può riguardare animali di qualsiasi età, indipendentemente dal sesso o dalla razza. Una tempestiva diagnosi e la terapia insulinica – accompagnata a stili di vita e alimentazione corretti – permettono all’animale diabetico di vivere una vita normale.

Anche in medicina veterinaria il diabete è una patologia frequente e debilitante se non diagnosticata e gestita correttamente.

Il diabete mellito nel cane e nel gatto è sotto alcuni aspetti paragonabile a quello dell’uomo: la patologia è caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, causato da una carenza di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. La concentrazione persistente di alti livelli di zucchero nel sangue può portare a gravi complicazioni inficiando sia l’aspettativa che la qualità di vita dei nostri animali.

Generalmente quando noi medici veterinari visitiamo per la prima volta un cane o un gatto diabetico è perché il proprietario riferisce dei sintomi eclatanti o addirittura invalidanti per il proprio pet, i quali però spesso indicano uno stadio già molto avanzato della malattia. È necessario, dunque, fare attenzione ai primissimi sintomi, saperli riconoscere e affrontarli precocemente per evitare che possano dare origine a gravi complicanze.

I sintomi più caratteristici sono la sete intensa, l’urinazione abbondante, la perdita di peso, la letargia (l’animale è meno attivo o dorme di più), gli occhi opachi (cane), l’assenza di auto-pulizia (gatto), il pelo rado, secco e opaco.

Alcune razze canine sono più a rischio come Terrier, Schnauzer nano, Beagle, Labrador, Barboncino, Samoiedo e Golden Retriever.

La malattia manifestarsi fra i 4 e i 14 anni, ma il picco di prevalenza è fra i 7 e i 9 anni di età nel cane.

Le femmine, soprattutto se non sterilizzate, sono colpite con una frequenza doppia rispetto ai cani maschi.

Fra i gatti, invece, a essere più esposti alla patologia sono i maschi non sterilizzati e quelli, maschi e femmine, con patologie croniche del pancreas e malattie della tiroide.

Oltre al fattore genetico e all’età, vanno considerati anche fattori di rischio riconducibili allo stile di vita degli animali, quali l’obesità e un insufficiente esercizio fisico.

Individuando la patologia precocemente e intervenendo con una tempestiva terapia possiamo garantire al nostro animale un’elevata qualità di vita.

Il rapporto di collaborazione  tra noi medici veterinari e proprietario di pet è fondamentale: controlli periodici, alimentazione adeguata e corretto stile di vita, ci permettono di prevenire il diabete, diagnosticarlo precocemente ed affrontarlo correttamente.

2017-06-16T14:38:04+00:00 novembre 7th, 2016|News|