Diete, le domande più frequenti

L’aspetto alimentare sta interessando in misura sempre maggiore i proprietari degli animali da compagnia. Le fonti di informazione a cui si fa riferimento sono numerose e purtroppo non sempre attendibili. Il Medico Veterinario ha quindi il compito di informare correttamente i suoi clienti sulla base delle evidenze scientifiche fin’ ora note. Noi del Centro Veterinario Montecchio cerchiamo  di aiutare a fare ordine su questo e altri argomenti tramite anche queste news.

Di seguito troverete le domande che ci vengono rivolte quotidianamente sull’argomento.

È VERO CHE LE DIETE CASALINGHE SONO PIÙ SANE DELLE DIETE COMMERCIALI?

Le diete casalinghe sono preparate a partire da alimenti freschi, quindi presumibilmente di buona qualità e più facilmente digeribili. Ma se vengono preparate senza la consulenza di uno specialista, possono determinare gravi squilibri nutrizionali, in particolare tendono ad essere carenti di alcuni nutrienti essenziali, o al contrario fornirne in eccesso (come accade per la vitamina D quando si somministrano grandi quantità di pesce).

Le diete commerciali di qualità scadente possono anch’esse risultare carenti o sbilanciate. L’approccio migliore rimane quindi quello di scegliere un prodotto di qualità, casalingo o commerciale che sia.

IL MIO ANIMALE HA BISOGNO DI INTEGRATORI ALIMENTARI?

Se un animale da compagnia riceve una dieta commerciale equilibrata, è improbabile che necessiti di integrazioni, a meno che non ci sia un problema di salute specifico. Diverso è invece il caso delle diete casalinghe: la quasi totalità di animali che ricevono diete preparate in casa richiede uno o più integratori vitaminici e minerali per fornire i nutrienti essenziali.

I CEREALI FANNO MALE AL MIO ANIMALE?

Il mercato è pieno di alimenti “senza glutine” o “grain free”, ma sono davvero più sani?

Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino i benefici ottenuti dall’alimentazione priva di carboidrati, o con carboidrati non derivanti dai cereali ( a base di patate, tapioca, piselli, ecc). Contrariamente a quello che si pensa infatti, le proteine sono responsabili di indurre allergie alimentari in misura maggiore rispetto ai cereali.

Ad oggi è riconosciuta solo una razza canina (il Setter Irlandese) che può sviluppare un’enteropatia da glutine (GSE), un’intolleranza alimentare immuno-medianta nei confronti del glutine (la proteina che si trova in frumento, farro, segale e orzo).

ANCHE PER IL GATTO VALE LO STESSO DISCORSO?

Il gatto è totalmente in grado di metabolizzare i carboidrati, e non ci sono correlazioni sicure tra essi e l’obesità o lo sviluppo del diabete. Anzi, i cibi commerciali a ridotto contenuto in carboidrati (e quindi considerati più sani per gli animali appartenenti alla specie felina) hanno un elevato contenuto in grassi, e sono questi ultimi ad essere considerati i veri fautori dell’incremento del peso. A sua volta, l’obesità è un importante fattore di rischio per il diabete felino.

IL MIO CANE HA PRURITO, PUÓ ESSERE UN’ALLERGIA ALIMENTARE?

Le allergie alimentari sono cause piuttosto rare di sintomi dermatologici o gastrointestinali del cane e del gatto. Con più frequenza assistiamo ad allergie ambientali ad opera di pollini, muffe, acari della polvere e pulci: sono queste le cause più comuni di patologie cutanee che generano prurito. Le problematiche che originano dall’alimentazione vengono indicate più precisamente  come “reazioni avverse al cibo”.

Gli allergeni alimentari più frequenti nel cane sono: carne bovina, latticini, uova e pollo; nel gatto: carne bovina, latticini e pesce. Non sappiamo se questi elenchi riflettano la reale antigenicità degli alimenti suddetti, oppure gli ingredienti più comuni nelle diete per animali da compagnia.

LE DIETE TERAPEUTICHE VETERINARIE SERVONO DAVVERO?

I classici alimenti commerciali venduti per gli animali da compagnia sono pensati per la nutrizione di animali sani. Potrebbero quindi non contenere la giusta composizione o le proprietà necessarie per specifici problemi di salute.

In caso di obesità infatti è richiesta una riduzione dell’apporto calorico pur mantenendo la giusta concentrazione degli altri nutrienti; in presenza di nefropatia si hanno concentrazioni adeguate di proteine, calcio e fosforo; con disturbi gastroenterici si opta per proteine facilmente digeribili e un ridotto apporto di grassi; in caso di sospetta reazione avversa al cibo possiamo utilizzare un prodotto con proteine idrolizzate.

La dieta gioca un ruolo fondamentale nel trattamento di tali disturbi, è per questo che le diete terapeutiche veterinarie forniscono notevoli vantaggi rispetto alle diete di mantenimento tradizionali.

Al Centro Veterinario Montecchio si può prenotare una visita  sia per i disturbi gastroenterici che per formulare o trovare  una dieta specifica per il vostro animale  (ad esempio per problemi inerenti il sovrappeso o altre patologie).

 

2018-09-10T16:58:31+00:00 settembre 10th, 2018|News|